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Biografia di Thomas Jefferson |
Presidente Stati Uniti
Jefferson, Thomas fu il terzo presidente degli Stati Uniti (1801-1809). Nacque a Shadwell, Virginia nel 1743 e si spense a Monticello, Virginia nell'anno 1826. Avvocato, intraprese la carriera politica nel 1769, quando venne eletto al Parlamento della Virginia. Nel 1775 partecipò alla delegazione che rappresentò la Virginia al primo Congresso continentale e l'anno dopo, in occasione del secondo Congresso, presentò la bozza della Dichiarazione d'indipendenza (adottata il 4 luglio 1776) proclamando che le azioni "tiranniche" perpetrate dal governo britannico davano alle colonie il diritto di "sciogliere i legami politici" che le avevano unite alla madrepatria. In seguito Jefferson tornò in Virginia, dove dal 1779 al 1781 ricoprì la carica di governatore; i suoi provvedimenti furono ispirati alla filosofia dell'illuminismo e ai princìpi della democrazia. Sostenne la massima libertà di culto, promosse l'istruzione, riformò il codice penale e abolì le leggi legate a particolari forme di diritto ereditario in modo da eliminare qualsiasi interferenza dello stato sull'uso della proprietà privata. Non riuscì però a impedire che gli inglesi invadessero la Virginia, nel corso della guerra d'indipendenza americana. Nel 1783 fu rieletto al Congresso e l'anno dopo fece parte della delegazione che si occupò di negoziare i trattati commerciali con le potenze europee.
Dal 1785 al 1789 fu ambasciatore a Parigi, dove assistette con trepidazione alle prime fasi della Rivoluzione francese; rientrato in America, dal 1789 al 1794 fu segretario di Stato sotto la presidenza di George Washington; il suo desiderio di stringere rapporti con la Francia rivoluzionaria si scontrò con la decisione di Washington di mantenere un atteggiamento neutrale nei confronti della guerra in corso tra Francia e Inghilterra. Vicepresidente con John Adams, si oppose alla ratifica degli Alien and Sedition Acts che ponevano alcuni limiti alla libertà dei cittadini mentre aumentavano i poteri del governo per scongiurare possibili sedizioni politiche. Quattro anni dopo tornò a candidarsi con successo alla presidenza; nel corso del suo doppio mandato (1801-1809) emerse con più vigore il suo nazionalismo. Nel 1803 ratificò l'acquisto della Louisiana dalla Francia. Il suo tentativo di imporre agli inglesi il rispetto della neutralità degli Stati Uniti in acque internazionali durante le guerre napoleoniche indusse il Congresso (1807) a varare l'Embargo Act che proibiva i legami commerciali con la Gran Bretagna, mossa che si rivelò però inefficace e che produsse effetti economici devastanti. Nel 1809 Jefferson abbandonò il suo incarico e si ritirò in Virginia, dove si dedicò alla fondazione di un'università.
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Data creazione biografia:
21 novembre 2005
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