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Biografia di Regina Vittoria del Regno Unito

Regina

Regina Vittoria del Regno Unito

Vittoria (Londra 1819 - Osborne, Isola di Wight 1901), regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda (1837-1901) e imperatrice delle Indie (1876-1901).

Figlia di Edoardo duca di Kent, quarto figlio di Giorgio III, e di Vittoria Maria Luisa di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, Alexandrina Victoria, designata alla successione dallo zio Guglielmo IV, che non aveva figli, salì al trono a 18 anni, lasciandosi consigliare nelle faccende di stato dal primo ministro, Lord Melbourne, capo dell'ala del Partito whig in seguito trasformatosi nel Partito liberale. Nel 1840 Vittoria sposò Alberto, principe di Sassonia-Coburgo-Gotha. Anche se il matrimonio avvenne per ragioni di stato, fu un'unione felice, dalla quale nacquero nove figli: la primogenita fu Vittoria Adelaide Maria Luisa, più tardi imperatrice di Germania, mentre il primo maschio fu Alberto Edoardo, che salì al trono con il nome di Edoardo VII.

Le posizioni conservatrici del principe Alberto influenzarono le idee politiche della regina; i suoi iniziali entusiasmi per il Partito whig si raffreddarono e dopo il 1841, quando il governo Melbourne cadde, Vittoria divenne una fervente sostenitrice del Partito conservatore. Nello stesso periodo, cominciò a mettere in discussione la consuetudine che limitava il ruolo della monarchia a una funzione puramente consultiva, scontrandosi con la posizione più rigida e tradizionalista di Lord Palmerston, allora ministro degli Esteri. Il loro dissidio raggiunse l'apice nel 1851, quando il primo ministro, Lord Russell, cui erano sgraditi i metodi di Palmerston, lo destituì.




Nel 1861 Alberto (che nel 1857 aveva ricevuto il titolo di "principe consorte") morì, e la regina portò il lutto per il resto della sua vita. Evitò le apparizioni in pubblico, lasciando al figlio Edoardo il compito di presenziare alle cerimonie ufficiali, ma continuò a interessarsi personalmente e a fondo delle questioni di stato. Benjamin Disraeli, leader del Partito conservatore, e più volte primo ministro, riuscì a guadagnarsi la totale fiducia della regina: la sua politica, volta all'espansione e al consolidamento dell'impero britannico (vedi Imperi coloniali), ottenne sempre l'approvazione reale. Nel 1876, sulla base di una legge di Disraeli, Vittoria fu insignita del titolo di imperatrice delle Indie. Del tutto diversi furono invece i rapporti della sovrana con William E. Gladstone, leader del Partito liberale e primo ministro per quattro volte fra il 1868 e il 1894: la regina si dichiarò contraria a molte sue iniziative, fra cui la legalizzazione dei sindacati o la proposta di autonomia per l'Irlanda (vedi Home Rule).

Negli ultimi vent'anni di regno, la popolarità di Vittoria presso tutte le classi sociali raggiunse i massimi livelli. Il sostegno della regina alla guerra boera (1899-1902) accrebbe ulteriormente il suo seguito sia in patria sia all'estero. Considerata un esempio di onestà, moralità, patriottismo e dedizione alla famiglia, Vittoria fu il simbolo vivente della solidità dell'impero britannico. Il suo regno, durato sessantatré anni, fu il più lungo nella storia dell'Inghilterra: durante quella che passò alla storia come "età vittoriana" l'Inghilterra conobbe un periodo di prosperità senza precedenti, del quale beneficiò soprattutto la classe media.

Frasi Celebri di Regina Vittoria del Regno Unito

Bambini/Giovinezza:
Non provo avversione per i bimbi, anche se penso che quelli molto piccoli siano piuttosto disgustosi.

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Data creazione biografia: 20 novembre 2005
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