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Biografia di Edmund Burke

Politico - Statista - Letterato - Oratore

Edmund Burke

Edmund Burke nasce a Dublino, in Irlanda, il 12 gennaio 1729 da padre anglicano e da madre cattolica: con il fratello Richard viene educato da anglicano perché possa, in futuro, intraprendere la carriera pubblica; la sorella, invece - com'era costume nell'Irlanda del tempo -, riceve un'educazione cattolica. Ma l'ambiente cattolico in cui de facto vive, gli studi coltivati e la stessa appartenenza etnica contribuiscono a creare in lui quello che è stato definito "stampo di pensiero cattolico". Dal 1743 al 1748 studia arti liberali al Trinity College di Dublino formandosi su autori classici greci e latini: Cicerone (106-43 a. C.) e Aristotele (384-322 a. C.) esercitano sul futuro parlamentare un'influenza profonda come maestri, rispettivamente, di retorica e di pensiero - lo stesso Burke verrà poi considerato uno dei massimi prosatori di lingua inglese - e di filosofia politica.


Nel 1750, a Londra, studia diritto al Middle Temple: presto però, stanco del pragmatismo materialista e della metodologia meccanicista di cui è impregnato l'insegnamento, contrariando il padre, l'abbandona e si dà alla carriera letteraria. Ma, con il tempo, il futuro statista acquisisce comunque una seria conoscenza del diritto europeo continentale e di quello britannico, dalla romanistica al Common Law. Estimatore e conoscitore del diritto naturale antico e moderno, approfondisce il pensiero di Cicerone e degli stoici latini, e, fra i moderni, quello di Richard Hooker (1553-1600), che considera come la massima fonte del diritto canonico dell'epoca della Riforma protestante. Questi, pastore anglicano autore di The Laws of Ecclesiastical Polity, detto "il Tommaso d'Aquino della Chiesa anglicana", continua, in parte e a certe condizioni, la tradizione filosofica scolastica nell'Inghilterra dopo lo scisma della prima metà del secolo XVI.
Altra fonte importante della formazione e poi del pensiero burkiani è la catena dei grandi giuristi britannici, da sir Edward Coke (1552-1634) a sir William Blackstone (1732-1780) - autore dei Commentaries on the Law of England -, passando per i giurisperiti moderati, favorevoli all'incruenta "Gloriosa Rivoluzione" inglese del 1688. Peter J. Stanlis - uno dei massimi studiosi statunitensi viventi del pensiero burkiano - scrive: "È importante notare che la sua erudizione giuridica, comprendente le tradizioni del diritto naturale, del diritto delle genti, del Common Law inglese, del diritto penale e dei precedenti consuetudinari nel diritto positivo, ne imbevvero e ne informarono la filosofia politica, il senso dell'Europa come grande commonwealth di nazioni con un'eredità morale e giuridica comune e la fiducia nel cammino della tradizione lungo la storia". Nel maggio del 1756 l'anglo-irlandese pubblica il primo scritto, anonimo: A Vindication of Natural Society, un pamphlet che deride la filosofia libertina e deista allora in voga.



Il 12 marzo 1757 sposa Jane Nugent. Nell'aprile dello stesso anno dà alle stampe A Philosophical Inquiry into the Origin of Our Ideas of the Sublime and Beautiful. In quest'opera dedicata all'estetica, indaga le fondamenta psicologiche dell'arte e ricusa l'idea di esse come semplice prodotto di rigide regole teoretiche, anticipando aspetti importanti del pensiero filosofico della maturità. Nei mesi precedenti era apparso anche l'anonimo An Account of the European Settlements in America, testo forse redatto da Will Burke - un parente di Edmund -, nel quale sono stati individuati numerosi apporti del pensatore anglo-irlandese. L'opera ottiene un buon successo e contribuisce a incrementare l'attenzione britannica sull'America. In essa, l'anonimo autore simpatizza con l'idea di libertà politica espressa dalle Colonie britanniche, mettendo in guardia i propri compatrioti circa la pericolosità di certe misure commerciali troppo restrittive. Il 9 febbraio 1758 Jane Burke dà alla luce il figlio Richard, che morirà nel 1794. Nel medesimo anno, Burke comincia a dirigere l'Annual Register, una corposa rassegna che, dal 1759, si occupa di storia, di politica e di letteratura, prima solo britanniche, poi anche europee continentali, e che egli dirige, anche collaborando, fino al 1765.

Fra il 1758 e il 1759 scrive Essay towards an Abridgment of the English History - interrotto a re Giovanni Plantageneto, detto Senzaterra (1167-1216) -, un'opera pubblicata postuma nel 1811. In questo stesso periodo Burke inizia a frequentare Samuel Johnson (1709-1784), l'eminente letterato tory, cioè del "partito del re": nonostante la diversità delle loro opinioni politiche, fra i due intercorreranno profonde stima e amicizia. Nel 1759 diviene segretario privato e assistente politico di William Gerard Hamilton (1729-1796), un suo coetaneo già attivo in Parlamento. La redazione dei Tracts Relative to the Laws against Popery in Ireland - scritti frammentari pubblicati postumi nel 1797 - risale all'autunno del 1761, durante un soggiorno irlandese. Dopo la separazione da Hamilton, il pensatore anglo-irlandese si lega a Charles Watson-Wentworth, secondo marchese di Rockingham (1730-1782), divenendone presto segretario. Questi, il 10 luglio 1765, viene nominato primo ministro da re Giorgio III di Hannover (1738-1820) benché il sovrano sia assai riluttante ad affidare l'incarico a un whig, cioè del "partito del Parlamento".

Eletto nel medesimo anno alla Camera dei Comuni, Burke vi diviene presto la guida intellettuale e il portavoce della "corrente Rockingham" del partito whig, la quale, peraltro, ha solo brevi successi politici fra il 1765 e il 1766 e di nuovo, per pochi mesi, nel 1782. Burke siede dunque nei banchi dell'opposizione per la maggior parte della propria carriera politica ed è durante questa seconda fase della sua esistenza che lo statista-pensatore pubblica le opere più note, fra cui Thoughts on the Causes of the Present Discontents nel 1770, Speech on the Conciliation with the Colonies nel 1775, Reflections on the Revolution in France nel 1790, Thoughts on the French Affairs e Appeal from the New to the Old Whigs nel 1791, nonché le Letters on a Regicide Peace, concluse nel 1796. Il 9 luglio 1797 Burke muore nella sua casa di campagna di Beaconsfield, in Inghilterra.

Frasi Celebri di Edmund Burke

Virtù/Vizio:
C'è tuttavia un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù.
Famiglia:
Coloro che non hanno riguardo per i propri antenati non possono averne per i propri posteri.
Intelligenza/Stupidità:
È lenta la marcia della mente umana.

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Data creazione biografia: 29 dicembre 2005
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