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Biografia di Massimo D'Azeglio

Politico

Massimo D'Azeglio

Massimo d'Azeglio nacque a Torino nel 1798 da nobile famiglia.
Figura politica di primo piano , durante la sua vita si dedicò anche alla pittura e alla letteratura, sia in veste di scrittore politico che di romanziere.E' stato una persona liberale moderato, arrivò a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 1849 al 1852. Nel 1860 fu nominato governatore di Milano.Fu anche pittore, noto per i paesaggi e i quadri di battaglie. Tra i suoi opuscoli politici sono famosi "Gli ultimi casi di Romagna" (1846) in cui invitava gli italici a abbandonare la via delle cospirazioni, e "I lutti di Lombardia" (1848)
Tra le sue opere più famose ricordiamo Ettore Fieramosca o La disfida di Barletta (1833), accolto da grandissimo successo, e Niccolò de' Lapi ovvero i Palleschi e i Piagnoni (1841). Durante gli ultimi anni della sua vita, trascorsi sul Lago Maggiore, si dedicò alla scrittura delle sue memorie, pubblicate postume col titolo I miei ricordi nel 1867. Più riuscito forse il libro autobiografico "I miei ricordi" (1867), ritratto di un gentiluomo moderato, combattuto tra il vecchio e il nuovo. Domina l'intento civile, la prosa scorre limpida e piena, colorita, ritrae con preciso gusto figure e paesaggi.
D'Azeglio morì infatti a Torino nel 1866.

Frasi Celebri di Massimo D'Azeglio

Parole Famose:
Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani.
Politica:
In ogni genere e in ogni caso il governo debole è il peggiore di tutti.
Sincerità/Bugie:
Si deve dire la verità e mantenere la parola data a tutti, e persino alle donne.

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Data creazione biografia: 19 agosto 2006
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