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Biografia di Marcus Garvey

Sindacalista

Marcus Garvey

Marcus Mosiah Garvey nacque in Giamaica il 17 Agosto del 1887. La sua educazione fu di tipo abbastanza elevato e fu cresciuto secondo le tradizioni metodiste che poi abbandonò per divenire Cattolico.
Grazie al suo impegno politico a favore di tutte le genti nere nel Mondo, Garvey viene ricordato come un eroe, in particolar modo dalla Giamaica, sua terra natia.
L’impegno politico a favore dell’Africa e di tutti gli Africani fu la sua principale occupazione per tutto il corso della sua vita. Fu lui a fondare le importanti associazioni UNIA (Universal Negro Improvement Association) e ACL (African Communities League) di cui fu anche il primo presidente. Il nocciolo della politica garveinista era l’idea del ritorno alla patria, che altro luogo non poteva avere che l’Africa. Era convinto che tutti i neri, strappati violentemente alla loro terra e alle loro radici culturali, dovessero poter far ritorno alle loro case, liberate dal giogo dei bianchi e unite sotto un unico governo fatto di soli neri.
Per quanto il suo progetto fosse ambizioso e di difficile realizzazione, Garvey non era un sognatore e sapeva benissimo che per poter dar vita a tutto il suo disegno avrebbe dovuto muoversi in un mondo bianco che certo non lo avrebbe aiutato. La soluzione da lui adottata fu quella di dimostrare al mondo e in particolar modo ai neri stessi, ormai assuefatti all’idea bianca della loro incapacità, le capacità proprie delle genti nere, fondando alcune attività commerciali di notevole importanza come la Black Star Line Steamship Corporation, che divenne poi la Black Cross Navigation and Trading Company, che purtroppo fallì per frode e cattiva gestione e la Negro Factories Corporation, un’ associazione di fabbriche sparse per i vari continenti tra Stati Uniti, Sud America, Africa e Asia.
Lui dette vita inoltre anche a tutta un’altra serie di attività, come drogherie, ristoranti e case editrici.
La politica di Garvey si spinse fino all’inizio del vero e proprio rientro in patria. La Liberia venne individuata come la terra migliore dalla quale far partire il progetto e infatti si diede inizio nel 1920 ad un programma di costruzione che prevedeva la nascita di università, ferrovie, strade e quant’altro sarebbe servito alla nazione per proliferare in termini di economia e quindi conquistare un posto di rilievo tra le nazioni industrializzate del mondo e non dover dipendere invece da esse.
I governi occidentali però, pieni di interessi economici in Liberia, si adoperarono per far fallire il progetto che venne definitivamente abbandonato intorno alla metà degli anni Venti.
Non bisogna intendere il pensiero di Garvey come un pensiero razzista di superiorità nera, ma più come un estremo nazionalismo desideroso di separare, al fine di rendere indipendenti l’una dall’altra, le strade dell’uomo bianco da quelle dell’uomo nero. Certo questa teoria non è il massimo dell’aspirazione per i giorni odierni, ma va detto che nei primi decenni del secolo scorso pensare ad una società mondiale multietnica era realmente impossibile e dunque il pensiero garveinista va interpretato nel quadro dei nazionalismi europei che influenzavano il mondo.



Ormai negli USA da anni per svolgere tutte le sue attività politico-economiche, nel 1925 arrivò anche una sentenza legale che lo condannava a due anni di prigione per frode ed altri illeciti tutti legati alle attività commerciali create negli Stati Uniti. Non finì qui poiché Garvey nei suoi anni negli USA non ottenne mai la cittadinanza e una volta liberato dal carcere di nel 1927 venne espulso come “cittadino non desiderabile” e rimpatriato in Giamaica dove venne accolto all’aeroporto da una folla esultante che lo salutava come un eroe.
In Giamaica, Garvey continuò a lavorare secondo i suoi ideali fondando addirittura il PPA, il partito del popolo, che è il primo partito di tipo moderno comparso in Giamaica e che nacque con lo scopo di ottenere diritti per le genti di bassa estrazione sociale.
La sua attività politica con il PPA lo portò ad ottenere cariche istituzionali. Negli stessi anni fondò anche qui associazioni e altre attività commerciali sempre volte all’affermazione economica dell’uomo nero.
Nel 1928 compì anche dei viaggi presso la Società delle Nazioni a Ginevra, dove espose le condizioni di vita degli Africani e lo sfruttamento al quale essi erano sottoposti.
Rimase in Giamaica, continuando la sua attività politica, fino al 1935 quando si trasferì a Londra, dove rimase fino alla morte. La politica dei suoi ultimi anni fu sempre rivolta all’Africa e ai Neri di tutto il Mondo. Durante il soggiorno londinese, il Mondo fu sconvolto dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e proprio in questo periodo alcune dichiarazioni di Garvey si spinsero addirittura ad appoggiare la destra fascista soprattutto per quello che riguardava le positive applicazioni del fascismo in Etiopia, in quel periodo invasa dall’esercito fascista italiano. Va però sottolineato che mai si trovò in accordo con le idee fasciste o di destra, intese nella comune accezione europea, anche se nel suo passato vi furono addirittura esternazioni non completamente negative verso i membri del KKK americano che considerava d’esempio per la loro unità e coesione nei confronti del loro gruppo bianco, cosa che Garvey avrebbe sperato anche per i neri. Non era, come a prima vista potrebbe sembrare un’ideologia razzista, ma bensì il risultato di secoli di oppressione che sfociava in una necessità di fratellanza e unione che avrebbe dovuto unire i Neri, non per conquistare l’Occidente e sottomettere i Bianchi ma per creare un polo nero equivalente, con gli stessi diritti ed onori, e contrapposto a quello bianco.
Garvey non vide mai la fine della guerra e morì nel 1940 a Londra dove fu sepolto. Soltanto nel 1964 vennero riportate le sue spoglie nella nativa Giamaica dove venne nuovamente accolto come un eroe, il primo della storia giamaicana.

Frasi Celebri di Marcus Garvey

Mondo/Universo:
Il mondo intero ruota intorno ad un inganno. Nessuna razza, nessuna nazione, nessun uomo ha il diritto divino di avvantaggiarsi sugli altri. Perché permettiamo alle altre persone di ingannarci?

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Data creazione biografia: 1 gennaio 1970
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