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Biografia di Jerry Lewis

Attore - Regista - Produttore

Jerry Lewis

Atore e cineasta americano. Vero nome Joseph Levitch. Faccia di gomma, occhi strabici nascosti da lenti spesse, bocca in eterno movimento. Jerry Lewis è il volto del sorriso per antonomasia. Dotato di una mimica straordinaria, di un'espressività vincente e di una grande vis comica, diverte gli spettatori da oltre mezzo secolo. Da quando nel 1941, dopo essere stato cacciato dalla scuola a soli quindici anni, si butta a capofitto nello spettacolo.
Mette a punto fin dall'inizio le sue qualità, studiando da mimo. Da lì a poco, si organizza ideando delle imitazioni su base musicale registrata. Debutta così nelle attrazioni delle sale cinematografiche della Paramount dove non resta a lungo inosservato.

Ma la svolta avviene, sempre per caso, nel 1946. Jerry lavora al Club 500 di Atlantic City. Stesso locale dove conosce un cantante che si autoproduce, un certo Dean Martin, di nove anni più grande. Per uno scherzo del destino che li vuole proprio insieme, i due si ritrovano contemporaneamente sulla scena per errore. Come nei copioni dei migliori film, così dal cielo nasce la coppia più divertente e più famosa degli Stati Uniti, negli Anni Quaranta e Cinquanta: Lewis e Martin.

Il successo spalanca le sue braccia ai due artisti, che ben presto si danno anche al cinema. Dove debuttano nel 1949, ingaggiati da Hal Wallis, in La mia amica Irma, come spalla di Mary Wilson.
Una parte da protagonisti la ottengono al loro terzo ciak in Il soldato di legno, del 1951.
Tra le interpretazioni storiche di Jerry Lewis - risate assicurate ad ogni passaggio tv - come non ricordare Il nipote picchiatello, del 1955. Dopo una serie di successi in collaborazione con Frank Tashlin, e con lo stesso Martin, Lewis decide di muoversi da solo. L'ultima pellicola che la coppia di amici gira insieme è Hollywood o morte, del 1956, diretta appunto da Tashlin.

Eclettico, vulcanico, poliedrico Lewis si dà alla musica e alla produzione discografica oltre alla tv e agli show, divenendo anche produttore e sceneggiatore cinematografico e televisivo. È un artista impegnato e completo.
Da solo, trasforma le risate che suscita in un sorriso di amarezza in Il delinquente delicato, del 1957. Prima di diventare autore dei suoi film, interpreta altre due pellicole divertenti Il balio asciutto (1958) e Il Cenerentolo (1960): storia di un ragazzo bruttino che, per una notte, si trasforma in un irresistibile seduttore.



Democratico impegnato, la superstar della Paramount comincia a prendere posizioni umanitarie.
Nel 1960 arriva la sua prima, azzeccata, regia di Ragazzo tuttofare, dove interpreta il ruolo di un muto maldestro e poi L'idolo delle donne: storia di uno scapolo timidissimo rinchiuso in un pensionato femminile... Questo film, sfarzoso, è considerato una delle sue opere maggiori.
L'artista inanella un successo dietro l'altro, riprendendo anche il sodalizio con Tashlin in Dove vai sono guai del 1963 e, lo stesso anno, nell'esilarante Le folli notti del Dottor Jerryll, riadattamento parodico del romanzo di Stevenson.
Sempre negli Anni Sessanta Lewis dirige film in Gran Bretagna e Francia dove riceve un'accoglienza osannante per Scusi dov'è il fronte?, omaggio a Charlie Chaplin. È il 1971: per nove anni, soprattutto per motivi di salute, l'attore si allontana dalle scene. Il ritorno avviene con Bentornato Picchiatello, del 1979, passerella di gag. Il vecchio leone ritrova la vena di un tempo, nel film diretto da Martin Scorsese nel 1983 Re per una notte, dove affronta un ruolo drammatico.

Lo stesso anno, eccolo in una satira violenta sulla società americana intitolata Qua la mano picchiatello.
Il suo ultimo ciak, per il momento, risale al 1995 in Funny Bones.
Contro tendenza, spesso la critica ha accusato il grande burlone di comicità fiacca e superficiale, scontrandosi contro l'evidenza dei consensi del pubblico. In realtà, l'attore porta in sé un miscuglio tra la tradizione comica americana e quella ebraica. Soprattutto nel modello del suo personaggio tipo, lo Schlemiel e lo Schlimazel della tradizione yiddish: un individuo perseguitato dalla sfortuna.
Alla 56a Mostra del cinema di Venezia, gli viene assegnato il Leone d'Oro alla Carriera.

Frasi Celebri di Jerry Lewis

Felicità/Infelicità:
La felicità non esiste. Di conseguenza non ci resta che provare ad essere felici senza.
Mogli e Mariti:
La causa principale del divorzio resta il matrimonio.
Denaro:
Oggi è facile diventare milionario quando si è miliardario.

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Data creazione biografia: 21 novembre 2005
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