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Biografia di Protagora

Filosofo presocratico

Protagora

Protagora (Abdera, circa 480 a.C. - mar Ionio, circa 410 a.C.), di origini popolari e dapprima dedito a lavori manuali, si occupò successivamente alla ricerca intellettuale, proponendosi per la prima volta come insegnante a pagamento presso i giovani desiderosi di una formazione superiore.
Presente spesso ad Atene, si acquistò la stima di Pericle, che nel 440 a.C. circa lo incaricò di scrivere la costituzione democratica della novella colonia di Turi.
Accusato di empietà da un esponente del governo oligarchico dei Quattrocento, venne condannato a morte. Scelta l'alternativa dell'esilio, morì facendo naufragio mentre si dirigeva verso la Sicilia. Delle sue opere oltre a pochissimi frammenti rimangono alcuni titoli: Contraddizioni, Sugli dèi, Sull'essere (sezioni delle Antilogie?), Verità (o Discorsi sovvertitori), Grande trattato (ulteriore nome della Verità?). In tale situazione molto importante per la ricostruzione del suo pensiero è la testimonianza (peraltro ostile) di Platone, soprattutto nei dialogi Teeteto e Protagora.

Frasi Celebri di Protagora

Filosofia:
L'uomo è misura di tutte le cose: di quelle che sono, per quanto sono, e di quelle che non sono, per quanto non sono.
Destino:
A proposito degli dei, non possiamo conoscere in alcun modo se e come esistono.
Destino:
Esistano o no gli dei, io non lo so; la questione è oscura, e la vita umana troppo breve.

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Data creazione biografia: 1 gennaio 1970
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