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Biografia di Bette Davis

Attrice

Bette Davis

Non era bella, con gli occhi grandi e sporgenti e il fisico minuto, e decisamente non aveva un bel carattere, ma era grintosa, caparbia, tenace e soprattutto aveva talento da vendere.

Di origini anglo-gallesi da parte di padre e francesi da parte di madre, Ruth Elizabeth Davis nasce a Lowell, nel Massachuttes, il 5 aprile 1908. Il diminutivo Bette, ispirato al romanzo di Balzac 'La cugina Betta', le viene dato dalla madre, con la quale trascorre l'infanzia dopo la separazione dei suoi genitori. Dopo aver studiato danza con Martha Grahm e dopo il diploma alla Cushing Academy, Bette decide di dedicarsi alla recitazione ma viene respinta alle selezioni per entrare all'Eva LeGallienne's Manhattan Civic Repertory. Allora decide di iscriversi alla John Murray Anderson's Dramatic School, dove frequenta i corsi di teatro insieme a Katharine Hepburn. Nel 1929 la Davis debutta sui palcoscenici di Broadway, l'anno successivo vince un premio come migliore giovane attrice dell'anno e subito parte per Los Angeles, con in tasca un ingaggio della Universal. Ma la sua permanenza negli Universal Studios dura poco e nel 1932 Bette firma un contratto per sette anni con la Warner Bros. Nonostante i primi ruoli da protagonista, Tentazioni (1932) di Michael Curtiz e 20.000 anni a Sing Sing (1933) al fianco di Spencer Tracy, che rivelano immediatamente la sua grinta inconfondibile, il successo per Bette arriva soltanto nel 1934 con la parte di Mildred Rogers in Schiavo d'amore di John Cromwell, il film che fa di lei una star. E' con un ruolo da cattiva che la Davis ottiene il suo primo trionfo, ed è il primo di tante interpretazioni di donne perfide e gelide, ma entusiasma il pubblico e fa applaudire la critica. Secondo 'Life' si tratta addirittura della "migliore interpretazione di un'attrice americana mai registrata sullo schermo". Ma Bette, nonostante sia considerata da tutti la vincitrice annunciata, non riesce a conquistare il premio Oscar per questo ruolo, e per ottenere la statuetta deve aspettare l'anno successivo, il 1935, che la vede trionfare, come miglior attrice protagonista, per l'interpretazione di Joyce Heath in Paura d'amare di Alfred E. Green. Forte dei successi ottenuti, Bette comincia a rifiutare i ruoli convenzionali che non le piacciono e a pretendere dai produttori dei copioni più adatti al suo straordinario talento. Le sue furibonde litigate con Jack Warner e la sua sfrontata sincerità diventano leggendari, Bette comincia a farsi parecchi nemici nell'ambiente, ma intanto riesce quasi sempre a spuntarla, tranne quando si tratta di battere Vivien Leigh per la parte tanto desiderata di Rossella O'Hara in Via col vento. Nel 1938, comunque, Bette riceve un secondo Oscar per il ruolo di Julie Marsden in La figlia del vento di William Wyler, il film che rappresenta proprio la risposta della Warner all'imponente kolossal della Metro Goldwin Mayer. Nel 1939 Bette interpreta la regina Elisabetta I nel film Il conte di Essex e per calarsi meglio nella parte accetta di farsi depilare cinque centimetri di capelli sulla fronte. Il risultato è straordinario, il film non è un capolavoro, ma la sua interpretazione è ancora una volta memorabile. I successi si susseguono, da Ombre malesi (1940) a Piccole volpi (1941) a Perdutamente tua (1942), poi, nel 1950, quando la sua carriera sembra attraversare un breve periodo di crisi, la Davis interpreta Eva contro Eva e, per la sua performance nei panni della star in declino Margo Channing, forse la migliore di tutta la sua carriera, ottiene una nuova nomination all'Oscar e la Palma d'oro a Cannes come migliore attrice. Negli anni successivi le sue apparizioni sul grande schermo diminuiscono e l'attrice si dedica con più passione al teatro, ma continua ad appassionare il pubblico delle sale cinematografiche vestendo nuovamente i panni della regina Elisabetta nel film Il favorito della regina (1955) e poi con Pranzo di nozze (1956). Nel 1962 Bette torna sul grande schermo con Che fine ha fatto Baby Jane? di Robert Aldrich, al fianco della rivale e nemica di sempre Joan Crawford, in un duello interpretativo davvero eccezionale.
Negli anni Sessanta e Settanta, Bette Davis si dedica in uguale misura al cinema e alla televisione e per ben due volte recita anche nei set italiani: nel 1963 nel film La noia di Damiano Damiani e nel 1970 ne Lo scopone scientifico di Luigi Comencini, dove interpreta una ricca signora americana che affronta al tavolo da gioco la coppia Silvana Mangano - Alberto Sordi.



Ma l'attrice non subisce il fascino del nostro Albertone, da lei considerato, senza troppi complimenti, un maleducato provinciale e nulla più. Colpita da un cancro al seno nel 1983, Bette Davis muore il 6 ottobre 1989 nell'ospedale di Neuilly, in Francia e viene sepolta alla 'Court of Remembrance' nel cimitero di Forest Lawn a Los Angeles.
Passionale e volubile, la Davis si è sposata quattro volte, dal 1932 al 1939 con Harmon Nelson, dal 1940 fino al 1943, anno della morte di lui, con Arthur Farnsworth, dal 1945 al 1950 con William Grant Sherry, da cui ha avuto la figlia Barbara Davis Sherry, e infine dal 1950 al 1960 con Gary Merrill, padre dei suoi due figli adottivi Michael e Margo. Nel 1962 Bette Davis ha scritto la sua prima autobiografia, 'The lonely life: an autobiografy' poi ha pubblicato il volume 'This 'n that', in risposta al libro della figlia Barbara, 'My mother's keeper ', in cui veniva dipinta come un'isterica alcolizzata, nevrotica e incapace d'amore. Una strega, insomma, come spesso è stata definita anche dai colleghi e dai compagni di lavoro e di vita. Però, una strega dal talento davvero ineguagliabile.

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Data creazione biografia: 9 novembre 2005
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