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Biografia di André Gide

Scrittore

André Gide

Gide, André (Parigi 1869-1951), scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1947. Crebbe in una famiglia rigidamente protestante ricevendo un'educazione che sarebbe emersa, tanto nella vita quanto nelle opere, nella perenne contraddizione fra l'istinto di emancipazione dai pregiudizi e l'anelito ai principi morali.

I quaderni di André Walter (1891), romanzo d'esordio di ispirazione parzialmente autobiografica, descrive l'idealismo religioso e romantico di un giovane infelice. I primi lavori di Gide furono d'impronta simbolista, ma a partire dal 1894 egli cominciò a sviluppare uno stile più personale. Un primo viaggio in Africa nel 1893 con l'amico pittore Paul-Albert Laurens e un secondo, nel 1895, con Oscar Wilde segnarono un cambiamento di rotta all'insegna di una visione edonistica della vita, lontana dal conformismo morale o estetico: I nutrimenti terrestri (1897), Prometeo male incatenato (1899) e L'immoralista (1902) affermano il valore dell'individuo ed esaltano la ricerca del piacere, pur mostrandone i limiti.

Il primo libro che riscosse un buon successo di pubblico fu La porta stretta (1909), racconto ispirato a un amore giovanile e nel quale denunciò i rischi del misticismo. I sotterranei del Vaticano (1914), che gli valse l'accusa di anticlericalismo e provocò la rottura con l'ambiente cattolico, è una variazione in chiave ironica del tema gidiano della libertà, espresso nell'"atto gratuito" del protagonista Lafcadio. Gli anni seguenti videro la pubblicazione della Sinfonia pastorale (1919), opera sui dilemmi morali causati dal dissidio fra amore e responsabilità; Se il grano non muore (1920), che indaga i problemi della famiglia borghese e dell'adolescenza con espliciti riferimenti autobiografici, fra i quali una coraggiosa confessione della propria omosessualità; I falsari (1925), romanzo che, accostando vari generi come il romanzo di formazione, il romanzo filosofico, il romanzo poliziesco, diventa riflessione sul romanzo stesso.




In quegli anni maturò anche la sua presa di coscienza politica, che lo portò a pubblicare due atti di denuncia contro lo sfruttamento colonialista (Viaggio al Congo,1927; Il ritorno dal Ciad, 1927) e a guardare con ammirazione e speranza all'esperimento sovietico. Un viaggio in Unione Sovietica lo portò tuttavia alla rottura con il comunismo, le cui ragioni sono esposte in Ritorno dall'URSS (1936).

Molti dei saggi critici di Gide apparvero sulla "Nouvelle Revue Française", la rivista letteraria che egli aveva contribuito a fondare nel 1909 e che grande influenza esercitò sui circoli intellettuali francesi, per divenire infine la celebre casa editrice Gallimard; le annotazioni che Gide tenne per tutta la vita furono pubblicate nel Diario (1939-1951), opera fondamentale per la conoscenza dell'autore e del periodo storico e culturale in cui visse.

Frasi Celebri di André Gide

Uomo:
Ciò che sfugge alla logica è quanto v'è di più prezioso in noi stessi.
Tempo:
Il presente sarebbe pieno di tutti i futuri, se il passato non vi proiettasse già una storia.
Arte:
La sola arte di cui mi accontento è quella che, elevandosi dall'inquietudine, tende alla serenità.

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Data creazione biografia: 20 novembre 2005
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